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Non è il Momento di abbandonare l’Onboarding, è il Momento di renderlo virtuale

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Author: Future Manager Research Center

Più di un anno dopo l’inizio della pandemia ed è giusto dire che l’ambiente economico e politico è confuso, incerto e ancora molto preoccupato. Il COVID-19 ha indotto i datori di lavoro a cambiare le loro pratiche di assunzione e inserimento.

In questo nuovo ambiente aziendale, in cui l’ufficio non è più il punto focale in cui i dipendenti si riuniscono come un “clan”, le aziende devono reinventare un contesto adatto ai nuovi dipendenti di talento recentemente acquisiti, al fine di riuscire a esprimere il loro vero potenziale. Supponendo che il processo di reclutamento sia un successo, l’azienda, il manager di linea e i dipendenti devono ora affrontare una sfida alquanto seria: come inserire con successo un nuovo membro del team nell’era del distanziamento sociale?

Un nuovo assunto può sentirsi vulnerabile, con la stessa ansia che prova uno studente quando cambia scuola. In generale, siamo tutti accolti in modi diversi; tuttavia è importante che ogni dipendente di un’azienda, a qualsiasi livello e con qualsiasi anzianità, si adatti per fornire a vecchi colleghi e ai nuovi assunti un senso di comunità, fratellanza ed empatia.

In circostanze normali, un nuovo dipendente impara a conoscere e abbracciare la cultura aziendale attraverso quella che potremmo chiamare “osmosi naturale“. Ciò significa che, lavorando giorno dopo giorno in loco, il soggetto inizierà ad assorbire questa cultura grazie alla convivenza con gli altri membri del team. Anche solo un ascolto passivo delle interazioni tra colleghi e un’attenta osservazione del loro rapporto con clienti e fornitori può fornire una buona comprensione della natura dell’azienda.

Fornire virtualmente una brillante esperienza di onboarding può essere una sfida per i datori di lavoro che la stanno sperimentando per la prima volta. Un efficace programma di onboarding aumenta la produttività, il coinvolgimento e la fidelizzazione. I leader dell’azienda stanno cercando di capire come assicurarsi che i nuovi assunti si sentano accolti ed entusiasti anche in assenza di incontri e presentazioni con nuovi compagni di squadra, visite in ufficio, pranzi di gruppo o incontri faccia a faccia.

Un buon programma di onboarding che allevia il nervosismo e le preoccupazioni dovrebbe essere gestito con attenzione: se nella “vita quotidiana pre-pandemica” un manager era in grado di fare frequenti soste alla scrivania dei nuovi assunti per verificare le loro prestazioni, ora possono solo rimanere in contatto con loro tramite e-mail, chat e videoconferenze. Questo fatto porta anche alla necessità di fornire ai nuovi colleghi / dipendenti le tecnologie adeguate.

Alla luce di quanto detto è chiaro che il processo di inserimento non può essere preso con superficialità solo perchè le distanze sono aumentate. Bisogna invece predere tutti gli accorgimenti affinche la comunicazione virtuale sia efficace al 100%.