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Imparare a delegare con l’Esternalizzazione delle Attività HR

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Author: Future Manager Research Center

Per molto tempo la pratica di esternalizzare le attività delle Risorse Umane è stata percepita come negativa, quindi è stata ben poco utilizzata. Attualmente la situazione appare capovolta, infatti è ora considerata un plusvalore per la competitività delle aziende.

Più precisamente con l’acronimo RPO (Recruitment Process Outsourcing) si intende l’affidamento di operazioni di reclutamento di dipendenti a dei terzi, vengono cioè affidate ad agenzie per il lavoro o ad altri provider che, congiuntamente all’impresa, portano avanti l’intero processo di recruitment. Ovviamente ciò accade nel momento in cui nell’azienda in questione vengono identificate nuove posizioni lavorative da ricoprire e che, se non esistesse l’outsourcing, dovrebbero essere condotte interamente dall’azienda stessa. L’obiettivo principale è quello di reclutare rapidamente talenti, farlo in modo sicuro e alleggerire il più possibile la mole di lavoro del proprio reparto HR interno.

Ciò che il reclutamento esternalizzato tendenzialmente propone è un supporto che, in base alle esigenze del cliente, include l’approvvigionamento, la prequalificazione telefonica dei profili, una valutazione tramite colloquio faccia a faccia e l’integrazione del dipendente in azienda. Tra gli svariati vantaggi dell’outsourcing nel settore HR, in questo articolo ne verranno menzionati due, entrambi i quali offrono (uno in un senso ed uno in un altro) delle ottimizzazioni.

Il primo riguarda la riduzione del costo per assunzione, che spesso cala fino al 50% per ogni posizione ricoperta. L’esternalizzazione consente all’azienda di diventare più reattiva nelle sue assunzioni concentrandosi sul proprio core business; infatti, quando viene utilizzata una soluzione di reclutamento in outsourcing, l’azienda ci guadagna sia dal punto di vista del tempo impiegato per il processo di assunzione sia da quello dei costi.

Come appena accennato, il secondo vantaggio si riscontra nella riduzione dei tempi di assunzione, elemento di fondamentale importanza se si pensa al fatto che più il processo di ricerca e selezione richiede tempistiche lunghe, maggiori saranno le spese che l’azienda dovrà sostenere, per non parlare del fatto che una posizione di alto livello potrebbe restare a lungo scoperta.

Questi sono solo due aspetti positivi dell’RPO, le cui potenzialità sono davvero notevoli. Una piccola nota da tenere in considerazione è che, come per la maggior parte delle nuove pratiche gestionali, anche l’esternalizzazione necessità di un attento studio e di grande programmazione. Il confine tra utile e catastrofico è molto labile.