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GEC #5 María Ángeles Cabré

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Author: Future Manager Research Center

Sebbene la situazione attuale continui ad essere difficile da valutare, gli ultimi due decenni in Catalogna sembrano aver avuto una felice conclusione nel settore pubblico, da quando il Parlamento catalano ha approvato la Legge di Uguaglianza tra Uomini e Donne nel luglio 2015. È stata un’incredibile notizia, una dimostrazione di come l’impulso femminista sia stato mantenuto vivo in Catalogna; senza di esso, la legge non esisterebbe. Tutto ciò è indicativo anche di un’altra realtà: la forte spinta per i diritti delle donne negli anni ’70 non è stata soffocata, anzi è culminata nelle Jornadas Catalanas de la Dona e in pubblicazioni come Vindicaciòn Femenista.

Ad incarnare il femminismo come cultura radicata nelle gesta dei suoi sostenitori non è solamente il movimento delle suffragette inglesi; esistono storie meno note e meno acclamate di donne intorno al mondo che hanno contribuito al raggiungimento di grandi traguardi in ambito egualitario. È altrettanto vero che il femminismo in Catalogna non è nato ieri. Dalla metà del diciannovesimo secolo, questo movimento ha avuto grandi figure, come Dolors Monserdà, Teresa Claramunt, Frederica Montseny, Aurora Bertrana, Anna Murià, Maria Aurèlia Capmany e Maria Mercè Marçal. Al fianco di queste grandi figure ne spicca un’altra, una scrittrice, saggista e critica letteraria: María Ángeles Cabré.

Purosangue catalana, nasce a Barcellona nel 1968 e nella stessa città si laurea in Filologia Ispanica ed è stata insegnante del Master di genere e comunicazione presso l’Università Autonoma di Barcellona. A partire dalla fine degli anni ’90 inizia a lavorare nel settore dell’editoria, pubblica poesie, romanzi, racconti, saggi, antologie, biografie divenendo anche un rinomato critico letterario e una traduttrice.

Per sua stessa ammissione è stata una femminista sin da piccola, tanto che nel 2013 ha fondato a Barcellona l’Observatori Cultural de Gènere (GCO), un ente indipendente non legato ad alcun partito o associazione politica, sebbene aspiri a mantenere rapporti di scambio con tutti coloro che sono disposti a stabilire un dialogo sulla parità nella cultura. Il GCO vuole essere un forum di riflessione, dibattito e azione attorno alle donne che lavorano nei vari campi della cultura in Catalogna.

Il libro di María Ángeles Cabré che più di ogni altro si focalizza sulla relazione tra letteratura e femminismo nello sviluppo della cultura catalane è El llarg viatge de les dones. Feminisme a Catalunya (Il lungo viaggio delle donne: il femminismo in Catalogna), pubblicato da Edicions 62. Esso contiene 50 testi individuali scritti da 33 diverse autrici femminili che vanno dal XIX al XX secolo. Questa antologia è, quindi, una breve storia del femminismo catalano, un libro che mette in luce i contributi del passato che sono per l’autrice estremamente significativi. Cabré considerava frustrante il fatto che il femminismo in Catalogna fosse poco o per niente conosciuto e voleva rivendicare attraverso le sue pagine il lavoro di alcune donne la cui determinazione e sacrifici servivano a disegnare un futuro più luminoso per le donne di oggi.

Tra i contributi più recenti di María Ángeles Cabré è importante evidenziare il suo intervento effettuato il 5 ottobre 2020 sul tema Il femminismo in tempi di Pandemia”. In questa occasione Cabré ha fatto notare come “in 25 settimane siamo tornati indietro di 25 anni”, denunciando la situazione in cui si trovano molte donne a causa del COVID-19 e della cattiva gestione dell’emergenza. L’autrice catalana continua affermando che la pandemia non può permettere che la disuguaglianza di genere si acuisca.

In sostanza Maria Àngeles Cabré è stata una sostenitrice di un movimento figlio della volontà catalana di rivendicare la lotta locale dando voce a donne provenienti da tutte le estrazioni sociali, un movimento che si estende sino a diventare un movimiento feminista plural anche a livello internazionale.