Future Manager Italy Insights
Author: Future Manager Research Center
Nel momento in cui un’azienda decide di assumere un nuovo dipendente deve tenere conto dei possibili risvolti di tale decisione. Uno scenario tra i più negativi si verifica quando il candidato prescelto sceglie di lasciare l’azienda creando un vuoto che deve nuovamente essere colmato. Si tende a considerare infruttuosa un’assunzione in cui il dipendente lascia l’azienda prima della conclusione del primo anno lavorativo. Sia che le ragioni di tale avvenimento risiedano in un errore nel reclutamento o nella gestione della risorsa, sia che le colpe siano riconducibili al dipendente, un’assunzione fallimentare è sempre e comunque una questione da non sottovalutare, soprattutto quando il contesto economico è incerto come quello attuale.
Quando si tratta di assumere un Temporary Manager la questione si fa ancor più complessa dato che si tratta di una figura di punta e prequalificata alla quale ci si appella in situazioni di crisi o in circostanze in cui l’azienda necessita di accelerare dei processi di cambiamento interni volti allo sviluppo aziendale. L’erronea scelta di un dipendente va a gravare anche sulla componente economica di un’azienda, inoltre il costo di una mancata assunzione varia in base al livello di responsabilità, alla natura della posizione, al tempo che il dipendente ha trascorso ricoprendo tale posizione e alla sua retribuzione; l’assunzione è dunque un investimento di tempo e di denaro. Pertanto, nonostante sia difficile da calcolare, questo costo si intensifica quando si tratta di un TMan.
I vantaggi che derivano dall’adozione di un Temporary Manager sono ben noti, tuttavia esistono delle modalità di reclutamento di cui ci si può avvalere per scongiurare un “ammutinamento dell’ultimo minuto”. È possibile imparare dagli errori commessi dalle aziende o dai responsabili delle Risorse Umane che gestiscono il reclutamento di un TMan.
La prima regola è quella di essere ben chiari sin dal principio, l’annuncio è una vetrina per l’azienda e deve trasmettere un’immagine chiara della posizione richiesta e della struttura. In secondo luogo bisogna tenere bene a mente nell’ esaminare un TMan pensando al fatto che questa figura non resterà nell’azienda in modo permanente e che spesso una ricerca di un profilo di tale rilevanza necessita di una certa rapidità. L’ultima affermazione è vera, ad esempio, se si pensa ad un’azienda in difficoltà che ha bisogno del supporto immediato di un Manager temporaneo dotato di alte competenze, quindi la fase di reclutamento sarà cruciale e delicata. Potrebbe accadere che il numero di colloqui si debba ridurre drasticamente rispetto a quanto accade nella selezione di un dipendente comune: si tratta di una figura che ricoprirà un ruolo strategico, ragion per cui è spesso consigliato fare affidamento su consulenti professionisti del settore che garantiscano l’assunzione di individui adatti al progetto in questione.
Ipotizzando che la ragione dell’allontanamento del TMan non sia dovuta ad un iter di selezione superficiale e fallace, un ulteriore errore che le aziende commettono è quello di far sentire il nuovo arrivato meno apprezzato rispetto ai dipendenti a tempo pieno. È fortemente consigliato coinvolgere il Temporary Manager nelle riunioni del personale, cosicché anche gli altri dipendenti lo vedano come parte integrante del gruppo, seppur vi rimanga per un periodo limitato. Questo aumenterà la produttività globale dell’azienda e servirà a scongiurare le tanto temute dimissioni.
Alla luce di ciò che è stato evidenziato è chiaro come gli effetti della cattiva assunzione di un Tman sulla cultura aziendale si ripercuotano anche dopo la fine del suo mandato, perciò è fondamentale ridurre al minimo le cattive prestazioni perché potrebbero influenzare negativamente l’andamento dell’azienda intera.