Future Manager Italy Insights
Author: Future Manager Research Center
Un interessante articolo dell’Harvard Business Review denuncia la cattiva gestione del personale di talento all’interno del mondo degli affari. La metaforica “maledizione” colpisce un talento nel momento esatto in cui viene assunto come dipendente di un’azienda avente come unico obiettivo quello di sfruttare il più possibile le sue capacità, al fine di ottenere un copioso profitto. Come può allora un giovane talentuoso diventare una risorsa utile per un’azienda senza dover obbligatoriamente soddisfare richieste che lo porterebbero all’autodistruzione?
Inizialmente un candidato di alto potenziale si può sentire estremamente lusingato dalla fiducia che viene riposta in lui, tuttavia si tratta solo dell’inizio di un meccanismo psicologico che si innesca involontariamente e che potrebbe avere risultati disastrosi.
Per iniziare si tengano ben presenti tutte le preoccupazioni che, di rito, affliggono la mente di un giovane manager: nuove regole da rispettare, aspettative da tenere alte, dubbi e paura di fallire. Oltre a tutto ciò si potrebbero aggiungere dinamiche aziendali difficili da gestire.
Capita anche che un giovane particolarmente dotato idealizzi il proprio talento come se fosse l’unica arma per la difesa del futuro incerto dell’azienda, sobbarcandosi quindi delle responsabilità che non gli appartengono. Prenderlo di petto aspettandosi che sia il talento stesso a dover trasformare il modo di fare affari di quell’impresa potrebbe compromettere tutto: i Senior Manager vogliono cambiamenti rapidi ed incisivi generando però tensioni estenuanti; così per il giovane manager le opportunità diventano obblighi e le sfide diventano prove.
In senso generale tutti coloro che sentono di avere del potenziale manageriale non devono temere di apparire ordinari, poiché avere talento non significa essere posseduti da quest’ultimo. Essi, inoltre dovrebbero valorizzare il presente, osservando l’opportunità data loro come un’esperienza che, comunque vada, sarà utile per il futuro.
Nella fase di inserimento in una nuova azienda, una chiave di lettura più positiva porterà per esempio a considerare continue richieste di un senior manager non test per mettere in difficoltà il nuovo arrivato, bensì opportunità per quest’ultimi di essere propositivi e costantemente stimolati.
Per evitare che la maledizione del talento stravolga la sua produttività, la soluzione per un talento è quella di volare alto stando attento però a non bruciarsi le ali!