Future Manager Italy Insights
Author: Future Manager Research Center
Per le aziende che sono alle prime armi nella gestione dell’archiviazione di dati, risulta utile ricevere un supporto tecnico che agevoli la transazione o il mantenimento della propria infrastruttura informatica. È possibile fare affidamento a storage o a provider di servizi cloud, in particolare a servizi elaborati su richiesta noti come cloud computing, ossia una tecnologia che permette di elaborare e archiviare dati in rete; proprio attraverso l’uso di Internet esso consente l’accesso ad applicazioni e dati memorizzati su un hardware remoto, invece che sulla workstation locale.
La migrazione di dati di un’azienda è un fenomeno che, nel contesto dell’attuale pandemia, si è tramutato in una necessità. Quello di effettuare una sorta di transazione degli impianti IT non è un bisogno che si è manifestato semplicemente durante il periodo del COVID-19, infatti i dati riportati in una ricerca di Indeed dimostrano che tra il 2015 e il 2018, le ricerche di lavoro per ruoli correlati al cloud computing sono aumentate quasi del 108% (e pensate che oggigiorno circa il 68% dei reparti IT aziendali utilizza l’infrastruttura cloud pubblica). L’interesse dei datori di lavoro per i candidati con competenze di cloud computing è aumentato del 33%. Ma quali sono i ruoli e chi sono gli esperti che operano in questo modernissimo settore?
Tra i professionisti nella gestione del cloud computing, spicca la figura del Cloud Engineer. Si tratta di esperti nella virtualizzazione e gestione di dati al di fuori dell’azienda, i quali supportano i clienti nella delicata transizione implementando il nuovo sistema cloud e risolvono problematiche legate all’accessibilità dei dati.
L’obiettivo della maggior parte delle compagnie che si rivolgono a dei Cloud Engineer è di proteggere i dati trasferiti e consentire ai dipendenti di averne facilmente l’accesso dalla propria postazione di lavoro, ovunque essi si trovino. Ne consegue che gli ingegneri del digitale si ritrovino ad essere anche dei veri e propri coach che si preoccupano di formare in prima persona i dipendenti, affinché essi siano in grado di usufruire autonomamente dei dati, in maniera rapida e sicura.
Le competenze necessarie per diventare Cloud Engineer presuppongono (oltre ad una laurea che è quasi sempre di base ingegneristica) una consolidata conoscenza dell’ambito IT, la padronanza di strumenti specifici per lo storage, la programmazione, la virtualizzazione e la gestione di base di dati. In virtù della responsabilità di trainer, un Cloud Engineer è anche spesso chiamato a condurre riunioni e a scrivere rapporti per documentare il suo operato. Il profilo è chiaramente quello di un professionista molto versatile.
Non solo è stato riconosciuto come uno dei lavori in ambito tecnologico più richiesti dello scorso anno, è stato inoltre accertato che le aziende stanno passando da un modello di infrastruttura on-premise a un approccio cloud-first, fattore che incrementerà sempre di più la necessità di assumere ingegneri tecnici con esperienza nel cloud.